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"Dolce Remì piccolo come sei, per il mondo tu vai". Chi non ricorda questa sigla? Era il lontano 1979 quando uscì su Rai1 il cartone Remì, una serie tv tratta dal romanzo Senza famiglia di Hector Malot e prodotta dalla Tokyo Movie Shinsa.
Tanti anni sono passati da allora, ma la dolce melodia fa parte ormai della nostra memoria e il tenero bambino orfano rapito ancora in fasce per ordine dello zio che vuol diventare l'unico erede delle fortune di famiglia è ormai un evergreen.
Tra le tante versioni ora arriva anche quella del regista francese Antoine Blossier che ha adattato il celebre romanzo al cinema.
Oltre ovviamente al fedele cane Capi e alla scimmietta Joli-Couer accompagnerà Remì, qui interpretato dal bravo Melaume Pasquin per la prima volta sul grande schermo, nel lungo viaggio attraverso la Francia il signor Vitali, un violinista artista di strada che diventerà il suo maestro di vita. A vestire i panni di quest'uomo apparentemente burbero, ma in fondo buono, sarà il grande attore francese Daniel Auteuil.
La storia, lo sappiamo, è triste e strappalacrime. E Blossier riesce nell'intento. Impossibile resistere e non affezionarsi alla tenerezza di Remì, un anima candida con una bella voce, e allo stesso modo non possiamo non innamorarci del signor Vitali, l'uomo che ha "affittato" il bambino e che gli insegnerà a cantare.
Insomma, la storia è nota, ma ancora commuove. Un po' come Belle e Sebastien, altra serie cult, adattata sul grande schermo dal francese Nicolas Vanier e presentata anche questa, come Remì, nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma.
Insomma il tempo passa, le storie universali rimangono e per fortuna rivivono ai festival.