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Viene buona la tagline di Perfetti sconosciuti, il film corale di Paolo Genovese: “Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”.
Si attaglia bene, anzi, benissimo alla vita di Simon (Jason Bateman) e Robyn (Rebecca Hall, da innamorarsi), giovane coppia di sposi cui il presente ancor prima del futuro arride: buoni lavori, bella e nuova casa, una gravidanza da riprovare, what else?
Qualcuno che rispunta dal passato, Gordo (Joel Edgerton, pure regista e sceneggiatore), un vecchio compagno di scuola (high school) di Simon, che all’inizio nemmeno lo riconosce. Ma Gordo non molla; invita, si auto-invita, fa regali, e fa porre domande: che vuole?
Come goccia su certezze troppo s(t)olide, The Gift lavora sull’apparenza, sui soliti sepolcri imbiancati, per rivelarne il cadavere: la verità. Procedendo, appunto, per iterazioni, per progressivi smottamenti, il thriller sconfessa facciate e scopre le carte del (doppio) gioco: nulla di eclatante, ma complici gli interpreti e una sceneggiatura ponderata e “a fuoco lento” questi Regali da uno sconosciuto, nonostante l’adagio, sono ben accetti.
Visione consigliabile in coppia o, ancor meglio, in triangolo: lui, lei e il compagno di scuola.