PHOTO
Bahia Haifi in Piena di Grazia
Crede fermamente che Full of Grace sia un film diverso. Andrew Hyatt - laureato alla Loyola Marymount University di Los Angeles - lo ha girato in soli dieci giorni. Ma per lui e tutto il cast sono stati intensissimi. "Perché - confessa - è più come guardare una preghiera, e meno come guardare un altro film "basato sulla fede". Vedere Maria come una madre sofferente, Pietro come un leader pieno di dubbi e la chiesa originaria piena di bellezza e di dolore, in tutta la loro umanità, mostrerà la fede e la Chiesa in un modo che speriamo il pubblico non abbia mai sperimentato prima".
La sceneggiatura si concentra sugli ultimi giorni di vita di Maria e i suoi colloqui con Pietro, cui si aggiungono alcuni degli apostoli in cerca di una guida e di un senso. I dialoghi tra loro sono bellissimi, immersi in una natura pur diversa da quella della Palestina - il film è stato infatti girato in California. Pietro è preso dall'ansia: "La Chiesa non può riposare, non ora", dice. È così: a dieci anni dalla morte di Gesù rivalità e tentazioni toccano già le prime comunità di coloro che "vivevano con la verità nel cuore - rivela l'Apostolo a Maria - e oggi vivono con la verità nella mente per capire cose che non potrebbero mai capire".
Le diverse interpretazioni teologiche, l’embrione degli accesi dibattiti cristologici dei secoli a venire, le prime divisioni, sono già all'orizzonte. Maria ispira una grande serenità, dolcezza e sapienza. È interpretata con misura dall'attrice algerina Bahia Haifi, assai espressiva. Poco prima di spegnersi, ricorda agli apostoli una verità d'amore, pensando al Figlio: "Il suo cuore ha battuto insieme al mio per nove mesi, ora il vostro cuore batte col suo per l'eternità". L'Assunzione è appena accennata, con Pietro che, dopo averla adagiata in un sepolcro, guarda subito in alto, verso il cielo. Prima, con un gesto di pietà filiale, le aveva baciato, delicatamente, una mano.