Una mail malandrina letta di nascosto innesca Perpetual Motion, il film della regista cinese Ying Ning presentato nella sezione Orizzonti. Una moglie, grazie alla lettura della posta elettronica del marito, realizza infatti di essere stata tradita dal coniuge con una delle sue amiche. Approfittando della ricorrenza della Festa di Primavera invita quindi tre sospette nella propria lussuosa abitazione. Dove, tra gustosi artigli di galline di chiara valenza fallica e vecchie spillette inneggianti a Mao, si dipanerà una storia corale fatta di ricordi, confessioni e incerte valutazioni sul presente della nuova Cina. Ci sarà anche il colpo di scena finale che non sarà propriamente un happy ending. Intriso di humor nero, Perpetual Motion cattura l'attenzione nonostante gli interminabili e a volte troppo insistiti monologhi delle protagoniste. Le quali, arrivate a dover fare i conti con i primi seri bilanci esistenziali, si consolano sostenendo che la menopausa è sexy ed è una delle cose che l'uomo più apprezza in una donna. Si parla di vivi di morti, e di entrambi con nostalgia. E si parla anche di amanti inglesi, francesi e cinesi, i più bravi a conquistare le donne prima con le parole e poi, se proprio deve essere, con i fatti. Quattro donne più una, la governante, per un impianto teatrale piuttosto comune che però, grazie alla bravura delle attrici, riesce a non annoiare e dimostra come non si possa prescindere dall'ironia per raccontare anche le vicende più tristi di un paese in continua e complicata trasformazione come la Cina.