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La protagonista
Keira Knightley
Un fantasma si aggira nell'immaginario internazionale: quello di Jane Austen, un'autrice che il cinema di oggi sembra avere preso a modello di ispirazione in maniera ancora più marcata di quanto possa apparire a prima vista. Dopo la sua modernizzazione con Il diario di Bridget Jones e la sua versione etnica con Matrimoni e pregiudizi, la nuova edizione del più celebre romanzo della scrittrice britannica non riesce, però, a rendere alcuna giustizia al lavoro della Austen. Diretto in maniera mediocre e senza idee nuove dal pressoché esordiente Joe Wright, Orgoglio e pregiudizio soffre soprattutto di un grave miscasting. L'affascinante, ma monoespressiva Keira Knightley non regge due ore di film in un uno dei ruoli più importanti della letteratura internazionale, quello di Elizabeth Bennett eroina romantica e femminista ante litteram, perché donna tanto forte quanto colta. Quello che più nuoce al risultato finale è peròsoprattutto l'assenza di alchimia con il giovane Matthew McFayden nel ruolo di Mr.Darcy. Personaggi tanto icastici avrebbero avuto bisogno di ben altre interpretazioni. Soprattutto se paragonati ai protagonisti della serie televisiva ispirata allo stesso libro che dieci anni fa lanciò a livello mondiale Colin Firth e Jennifer Ehle. Le belle ambientazioni e l'esperienza di Donald Sutherland e Brenda Blethyn non salvano un film senza passione dal diventare l'ennesimo inutile remake senza carisma.