QUANDO NETFLIX ha annunciato il progetto di una rom-com con Adam Brody e Kristen Bell, il cuore di tutti i nati negli anni Novanta ha saltato un battito. Nell’immaginario collettivo dei millennials, infatti, gli attori non hanno mai smesso i panni di Seth Cohen e Veronica Mars.

In effetti Nobody Wants This. sembra voler parlare proprio agli spettatori, ormai cresciuti, di The O.C. e di Veronica Mars, sia per la scelta dei protagonisti sia per il tono brillante e puntellato di ironia con cui viene raccontata una semplice storia d’amore. Noah e Joanne hanno più di trent’anni, vivono a Los Angeles, si incontrano e si piacciono da subito. Lei non ha mai avuto una vera relazione, ha evidenti tendenze auto-sabotatrici e un carattere difficile che la porta spesso a concentrarsi su ciò che non sopporta negli uomini: è di questo che parla nel podcast che conduce insieme alla sorella, intitolato proprio Nobody Wants This.

Lui d’altro canto è empatico, sensibile e ha un’ironia irresistibile – proprio come Seth Cohen – ma soprattutto è un rabbino che ha appena lasciato la sua fidanzata di lunga data, ebrea anche lei, con cui progettava le nozze. Ed ecco che le cose si complicano: quante possibilità ci sono che una relazione tra un’atea spigliata, una shiksa, e un rabbino che aspira a diventare capo della sua comunità possa funzionare?

Anche Noah e Joanne se lo chiedono, eppure non riescono a ignorare la chimica che c’è tra loro, e noi spettatori non possiamo non agognare il lieto fine.

Il punto di forza di questa brillante serie che si guarda tutta d’un fiato sta nell’aver riportato sul piccolo schermo due volti amatissimi dai millennials, ricalcando un po’ i connotati dei personaggi che li hanno consacrati al successo, rendendoli protagonisti di una storia semplice ma mai banale traslata nel presente e supportata da una scrittura efficace. Sceneggiatrice di Nobody Wants This. è infatti Erin Foster che si è ispirata alla sua vita privata e alla sua relazione con il marito di fede ebraica, per il quale si è convertita.

Senza dimenticare il resto del cast che supporta egregiamente il peso delle personalità dei protagonisti, da Justine Lupe a Timothy Simons, con una particolare nota di merito per Jackie Tohn.

Non stupisce se a pochi giorni dall’arrivo sul catalogo Netflix, Nobody Wants This. abbia scalato la top 10 delle serie TV in Italia, confermando un trend che avevamo captato a fine 2023 con il successo in sala di Tutti tranne te: una sorta di nostalgia per le commedie sentimentali “alla vecchia maniera” che aveva portato sulle piattaforme film come Notting Hill o Il matrimonio del mio migliore amico.

Non stupisce nemmeno che ad aver apprezzato la serie sia soprattutto una categoria di pubblico con un’età precisa, ovvero quella compresa tra i 25 e i 35 anni. La generazione cresciuta proprio con le commedie sentimentali, grazie alle quali abbiamo imparato a guardare all’amore con ottimismo, ma che al tempo stesso si lasciava conquistare dall’anticonformismo e dalla dialettica brillante di personaggi outsider come Seth Cohen e Veronica Mars, e che ancora oggi, quando ha bisogno di tornare a visioni confortevoli, si crogiola in nostalgici rewatching.

Nobody Wants This. sa proprio di questo, di un piacevole ritorno a qualcosa di familiare pur essendo ambientato in una realtà ancora inesplorata dal genere, la contemporaneità. E nonostante ciò riesce nella straordinaria impresa di ricordarci come sono le relazioni vissute lontano dalla frenesia dei social network e delle app di dating, offrendoci la possibilità di ritrovare tutto il romanticismo della casualità.