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Coprodotto da Nexo Digital, 3D Produzioni, con il sostegno di Intesa San Paolo e in collaborazione con Sky Arte, più naturalmente il Museo del Prado, debutterà nelle sale il 15-16-17 aprile il documentario evento Il Museo del Prado. La corte delle meraviglie. Trattasi, prevedibilmente, di un viaggio all’interno dei corridoi e della vita del Museo madrileno, dalla sua nascita, all’inaugurazione, alle prossime evoluzioni.
A farci da Virgilio d’eccezione, il Premio Oscar Jeremy Irons (unico doppiato in sync dalla sua consueta voce italiana, Mario Cordova), che ripercorre con eleganza e sentimento i segmenti più in evidenza di questo percorso storico-artistico.
Tra un’intervista, una testimonianza e un affresco, il documentario ha la grazia di inserire sguardi registici alla realtà esterna, suggestioni visive, uditive e ritmiche. Capita di assistere a sessioni di flamenco, esplorando la corporalità delle figure di Rubens, o al posarsi della neve su una foresta imbiancata, a corredo de La nevada di Goya.
In occasione del duecentesimo compleanno dalla fondazione, questo racconto del Prado, anche storico e architettonico, è italiano non solo per le produzioni (affiancate dall’etichetta spagnola, curiosamente di Barcellona, A Contracorriente Films) ma anche per le firme del cast tecnico.
Didi Gnocchi, al soggetto, è una garanzia vivente in fatto di documentari sulle figure dei grandi artisti e sul loro contributo alla Storia (Hitler contro Picasso, Van Gogh tra il grano e il cielo, etc.). Alla sceneggiatura, troviamo Sabina Fedeli e Valeria Parisi, quest’ultima anche in cabina di regia, rispettivamente giornalista e filmmaker di impegno sociale e politico, oltre che artistico.
L’Italia, d’altronde, riaffiora sovente tra i quadri (Tiziano su tutti, definito “il padre del Prado”, ma anche Luca Giordano, Sofonisba Anguissola, etc.) e tra le location, con scorci splendidi Venezia e Napoli.