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Mr. Peabody e Sherman
Mr. Peabody è un super cane, di più, un canissimo antropomorfo: papillon e occhiali hipster, è inventore, scienziato, chef, sportivo, premio Nobel, cena con il presidente Usa, e ha adottato un bambino, Sherman, che gli somiglia, a partire dagli occhiali piazzati sotto i capelli fulvi fulvi. Vi ricorda, almeno i più vecchi tra voi, qualcosa? Se guardavate la ABC negli anni '60, le strisce animate di Rocky & His Friends, nate dalla penna di Jay Ward: insieme a Peabody e Sherman, anche Rocky lo scoiattolo volante e l'alce Bullwinkle J. Moose. Poteva la DreamWorks lasciarli nel dimenticatoio, stante la carenze di nuove idee nella Hollywood contemporanea?
No, ed eccoli di nuovo, cane e bambino, a zampettare per il pubblico, muniti di 3D e la regia animata di Rob Minkoff, il regista de Il Re Leone: ariecco Mr. Peabody e Sherman. Tra le invenzioni di Mr Peabody, spicca la macchina Tornindietro, grazie a cui padre e figlio adottivo viaggiano nel tempo e nella storia, intercettando Maria Antonietta, la Rivoluzione Francese e gli antichi egizi. Tutto bene? Quasi, perché Sherman a scuola viene bullizzato, ovvero trattato come un cane, e affonda i denti… Ma deve tornare la pace, e per colpire la bulletta compagna di classe il bambino sovrautilizza Tornindietro: come rimetter al proprio posto Einstein, i centurioni romani e altri personaggi storici ritornati qui e ora in mezzo a noi?
Animazione pedagogica, ecologista e formativa, Mr. Peabody e Sherman mette nell'angolo scuola e servizi sociali, per cantare le lodi della paternità più o meno delegata: qua e là spunta la stanchezza, qua e là i piccini diranno: “Ma è per noi?”, ma la morale suona bene, della serie "Ogni cane dovrebbe possedere un bambino". Qua la zampa, pardon, la mano!