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Un fotogramma del film
Cosa c'è di più divertente di un negozio di giocattoli magico nel vero senso dalla parola, gestito da un eccentrico signore dalla veneranda età di 243 anni? Probabilmente nulla. Ecco perché, quando al suo assistente viene prospettata l'idea di ereditare la bottega delle meraviglie di Mr. Magorium, la ragazza viene colta da qualche titubanza. Dopo la partenza dell'anziano proprietario il negozio riuscirà a conservare tutta la sua energica follia? La giovane sarà in grado di continuare la tradizionale magia attesa da tutti i bambini di New York? Esordio alla regia per lo sceneggiatore di Vero come la finzione, Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie fonda gran parte del suo fascino sulla perfetta alchimia tra Dustin Hoffman e Nathalie Portman. Il variopinto negozio fantastico rappresenta uno sfondo ideale per la celebrazione del rapporto paterno tra un anziano mago e quella che si rivelerà essere una giovane e affascinante streghetta. Poetico e talora perfino lirico, il film, però, soffre di eccessiva prevedibilità e qualche claustrofobia narrativa.
Per la recensione completa leggi il numero di Gennaio/Febbraio della Rivista del Cinematografo