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Una scena di Meduse
Se Babel fosse Tel Aviv. Etgar Keret e Shira Geffen, Camera d'Or all'ultimo Festival di Cannes, ci regalano con Meduse lo spaccato di un Israele diverso. Senza violenza, ideologie e sospetti ma con un mare conciliante, sfondo di dolci storie di solitudini. Due giovani sposi e una bella scrittrice triste. Una cameriera dagli affetti bizzarri alla ricerca perenne di una bimba e una fotografa "schiava" di immagini che non interessano nessuno. Una domestica immigrata dalle Filippine e un'anziana malsopportata. Una splendida Vie en rose cantata in ebraico da Corinne Allal. Un gioiello di regia, sceneggiatura e recitazione. Un film bello, atipico e diverso, come le sue attrici.