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Marfa Girl
Kids, Bully, Ken Park e ora? Marfa Girl. Purtroppo, non è una buona notizia. Scrittore (Tulsa, la sua città natale), fotografo e regista culto e “scandalo”, Larry Clark è tornato, in Concorso al festival di Roma con un film debole e involuto. L'occhio c'è ancora, alcune inquadrature testimoniano il grande fotografo che è, alcune scene il filmaker che è (stato), ma nulla più.
Siamo a Marfa, Texas, cittadina di bianchi, artisti e ispanici: tensione tripolare, e guai in vista. Il bianco è Tom, un agente di confine schizzato e ossessionato, tra le altre, dalla madre di Adam (gli uccelli per passione) e da Adam stesso, un adolescente meticcio, in “erba” e che col sesso fa passi da gigante in brevissimo tempo (appena compiuti i 16 anni…): due letti per lui, quelli della fidanzatina Ines e della sua vicina Donna. Insomma, si dà da fare, ma c'è chi lo batte: l'innominata Marfa Girl, appunto, bellissima residente in una fondazione artistica e seducente hippie 2.0. Non c'è ispanico in giro che non la conosca: in senso biblico, s'intende.
Il basso continuo è per (quasi) tutti il sesso: l'innominata aiuta, Adam pure, ma per entrambi il sesso è libertà, generosità, con dotte elucubrazioni sul piacere femminile (connilingus) e la disparità di trattamento morale riservato a uomini e donne promiscui. L'altra metà del sesso è Tom: la violenza lo eccita, un sadomasochista da manuale di psicopatologia, insomma. E, ovvia, è la sintesi: sì, guai, guerra di mondi agli antipodi, scontro socio-politico-antropologico. Nuovo, eh? Ok che per i giovani conigli infoiati di Ken Park al Lido si coniò il termine “porno generation”, ma ancora il sesso come discrimine e cartina di tornasole? Meglio rollarla...
Non bastasse - forse la colpa non è solo del regista, ma del suo pubblico patrio - per ogni evento segue di lì a poco una risparmiabilissima “spiega” verbale, come se fosse la versione per non vedenti. Esempio? Sappiamo bene che l'innominata è ricca, altolocata e radical chic, perché farlo ribadire ai due colleghi ispanici di Tom? Perché Larry questa sbiaditissima e noiosa copia di te stesso e dei vari Gus Van Sant, Harmony Korine & Co.? Non c'è più racconto, solo dei personaggi in cerca di una storia. E di un autore.