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La new entry Buck
Il branco più stonato e affiatato della storia animale e cinematografica è a un bivio: i mammuth Manny ed Ellie attendono la nascita del loro primo cucciolo, Diego la tigre è deciso ad abbandonare il gruppo per ritrovare lo smalto del "predatore solitario", Sid il bradipo vuole a tutti costi mettere su famiglia: peccato però che Gustuovo, Chiara e Tuorlino - tre uova trovate al confine con un mondo ancora inesplorato - contengano tre cuccioli di dinosauro... Che la mamma "naturale" - un enorme T-Rex – rivuole indietro a tutti i costi. E lo scoiattolo Scrat? Al cuor non si comanda, si sa, ma scegliere tra l'amata ghianda e la sensuale Scrattina sarà davvero arduo... Cosa succede se i protagonisti della saga animata più amata al mondo si ritrovano improvvisamente in uno spaventoso Jurassic Park? Benvenuti a L'era glaciale 3: l'alba dei dinosauri, epico debordante e commovente nuovo capitolo del campione d'incassi targato Fox (uscito negli States l'1 luglio, ha racimolato 42.500.000 dollari nel primo weekend e oltre 190 milioni di dollari fino ad oggi), ancora diretto da Carlos Saldanha (già regista del secondo, Il disgelo) e prodotto da Lori Forte, John C. Donkin e Chris Wedge. Sorretto da una sceneggiatura praticamente perfetta (insieme a Mike Reiss e Yoni Brenner, tornano Michael Berg e Peter Ackerman, già autori del primo L'era glaciale) e da un ritmo mozzafiato, il film riesce a superare le difficoltà insite nella natura stessa dell'operazione - cosa di non poco conto, nell'epoca di sequel infiniti e preconfezionati - trovando il giusto bilanciamento tra "vecchio" e "nuovo" (adeguandosi, in tal senso, anche dal punto di vista estetico-formale, aprendo al 3D), donando ancora più spessore agli ormai inossidabili personaggi (e tirando fuori dal cilindro la new entry Buck - doppiato da Massimo Giuliani - furetto pazzoide e invasato, mammifero solitario in un mondo di gigantesche lucertole, sorta di capitano Achab che ha votato la sua vita alla vendetta contro il dinosauro bianco Rudy, reo di averlo sfigurato), ma senza dimenticare il gusto per gag irresistibili e divertimento alto.
Senso di appartenenza e apertura alle diversità: attraverso un'incredibile avventura, impreziosita ancora una volta da citazioni più o meno colte (musicali - vedi "Alone again" - e cinematografiche, quasi tutte infilate nel "film nel film" con protagonista lo scoiattolo Scrat, sempre più destinato a diventare il Willy Coyote del nuovo millennio...), il gruppo si ricompatta per fare nuovamente squadra, stavolta per trarre in salvo l'imbranato Sid, nel frattempo capace di farsi amare tanto dai cuccioli di dinosauro quanto dalla dapprima inferocita, gigantesca mamma. La vera forza de L'era glaciale, alla fine, è proprio questa: sapersi rivolgere mai come in questa occasione sia ad un pubblico formato da giovanissimi che ad adulti più smaliziati, fondendo racconto epico e comicità, ma senza trascurare la componente essenziale data dalle emozioni. Che sarà difficile tenere sotto controllo alla nascita di Pesca, il cucciolo di mammuth, al ritorno di Sid e di fronte alla definitiva accettazione nel branco dell'avventuriero Buck: tornerà sui ghiacci con loro o rimarrà in quel mondo ostile per continuare l'infinita caccia a Rudy? Divertitevi a scoprirlo, insieme al destino che gli autori hanno "disegnato" per Scrat: glaciale...