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Bana e Barrymore
al tavolo verde
Gran gioco il poker. Capace di mettere sul tavolo una vita intera, raccontarla in una mano e renderla inutile o meno a seconda delle carte che ti guardano dal panno verde. Il cinema non si è mai tirato indietro di fronte al suo fascino e gli esempi da ricordare sono tanti, dal favoloso Cincinnati Kid di Jewison al crepuscolare Altman di California Poker, fino all'italianissimo Regalo di Natale regalatoci da Pupi Avati con tanto di rivincita dumasiana vent'anni dopo. Difficile non farsi rapire dal potere di quattro re o dalla bellezza di tre regine e questo dev'essere successo a Eric Roth, sceneggiatore dall'indiscusso talento (Oscar per Forrest Gump e nominato per Insider e Munich) che racconta una storia in cui le carte si mischiano nel modo giusto. Las Vegas sullo sfondo, non quella delle mille luci dello Strip e degli spettacoli dei grandi casinò per famiglie, ma quella delle vere sale da gioco e della periferia di una vera città di provincia. In primo piano la sfida tra due grandi giocatori e in palio una posta che le gambe di un tavolo non possono reggere. Le regole del gioco (Lucky You in originale) è un film come a Hollywood non se ne fanno più, dall'impianto squisitamente classico e girato con grande raffinatezza stilistica da Curtis Hanson, regista che negli anni ha imparato a destreggiarsi con successo tra i generi, un pregio che si sta purtroppo perdendo nella tradizione del cinema americano. Ottimo anche il cast, da un Eric Bana sempre più convincente, scelto dallo stesso Roth dopo la sua interpretazione in Munich, a Robert Duvall, come sempre perfetto. Più in ombra Drew Barrymore, che ci regala però un paio di numeri canori d'effetto, e segnaliamo anche un cameo di Robert Downey Jr., misterioso nell'economia della pellicola, a dire il vero, ma davvero prezioso.Un film d'altri tempi e per questo da vedere, per apprezzare un cinema fatto di scrittura, ritmo, inquadrature e interpreti, capace di essere emozionante fino all'ultima scena senza aver bisogno di effetti più che speciali.E di questi tempi, la vera scommessa è proprio questa.