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Zachary Levi in Shazam! Furia degli Dei - © 2021 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved - TM & © DC
Rieccoci qui, a Philadelphia, 4 anni dopo il primo Shazam!. Billy Batson e la sua "Marvel Family" - pardon, Shazam Family... - continuano a tener nascosta la lora nuova natura supereroistica ai genitori affidatari, continuano a salvare vite ma allo stesso tempo non ottengono i favori delle cronache, tanto che sono stati rinominati i "Philadelphia Fiasco".
A breve, però, questo sarà l'ultimo dei loro problemi: sulla Terra giungono infatti le Figlie di Atlante, un vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo fa. Billy/Shazam e la sua famiglia dovranno tornare in azione per salvare i loro superpoteri, le loro vite e il destino del mondo.
Avevamo accolto con discreto favore il primo capitolo cinematografico incentrato sul personaggio ideato da C.C. Beek e Bill Parker sulle pagine di Fawcett Comics (sulla sua genesi fumettistica e sul passaggio successivo alla DC Comics vi rimandiamo alla conclusione della recensione di allora), non foss'altro per la chiara volontà di intraprendere un percorso capace di smussare la cupezza dell'universo DC a favore di una cifra più divertente e scanzonata, a misura teen. Con Furia degli Dei, ancora diretto da David F. Sandberg, lo spirito resta in parte inalterato (in fondo Billy - Asher Angel - è cresciuto, sì, ha quasi 18 anni, ma quando si trasforma in Captain Marvel, pardon, Shazam... (Zachary Levi), resta sempre e comunque un uomo con fisico e poteri sovrumani ma con la testa di un ragazzino) anche se la cifra dell'operazione si fa poco a poco più oscura, specialmente per quello che riguarda le spettacolari conseguenze dell'arrivo delle Figlie di Atlante, incarnate da Helen Mirren (Hespera), un’incazzatissima Lucy Liu (Kalypso) quasi in versione Kill Bill e Rachel Zegler (Anthea), capaci di portare sulla Terra tutta la furia mitologica dei vari Ladone (il possente drago che proteggeva i pomi dorati delle Esperidi), ciclopi, minotauri e via discorrendo.
Dal punto di vista visivo e "catastrofico", dunque, questo secondo Shazam! alza maggiormente il tiro, e lo fa anche per quello che riguarda qualche momento "spaventoso" in più, accarezza suggestioni kinghiane (The Dome, romanzo già traslato dalla serie Under the Dome) e riconsidera la natura primigenia di figure quali gli unicorni..., paga lo scotto (ancora una volta) di una durata forse eccessiva (la parte centrale si appesantisce un po') seppur umana (130', come sempre da vedere in toto, per le due scene extra a metà e a fine titoli di coda), ma non dimentica la sottotraccia che ne anima lo spirito, con Billy che tra i sogni ricorrenti ha quello di ritrovarsi a cena con Wonder Woman e, soprattutto, la linea narrativa (la più interessante, forse) relativa al personaggio di Freddy Freeman (Jack Dylan Grazer), il fratello adottivo del protagonista, sempre stampellato ma in odore di prima storiella amorosa...
Insomma, l'intrattenimento c'è, la tenuta è altalenante, il pre-finale strizza l'occhio ad Armageddon e il finalone regala un cammeo (che in America peraltro è già stato spoilerato malamente da uno spot tv) non da poco. Per le questioni relative a diatribe su Justice League e Justice Society si rimanda ai titoli di coda, ma la domanda - anche dopo aver visto il film - rimane: se il recente Black Adam è stato considerato un flop (393 milioni di dollari worldwide) quali sono le aspettative di successo legate a Shazam! Furia degli dei, considerando che il primo (in epoca pre Covid) ottennne 366 milioni di dollari (e in Italia poco più di 4 milioni di euro)?