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La neve nel cuore
Appuntamento di rito per gli Stone, il Natale riunisce nella casa del New England genitori (Diane Keaton e Craig T. Nelson), figli (Rachel McAdams, Luke Wilson, Dermot Mulroney, Ty Giordano, Elizabeth Reaser) ed eventuali accompagnatori. Il primogenito (Mulroney) coglierà l'occasione per presentare alla famiglia la nuova fidanzata, Meredith (Sarah Jessica Parker). Ipertesa e nevrotica, la ragazza newyorchese verrà accolta da tutti quanti fra imbarazzi e ostilità. Disagio che genererà scontri intestini e stravolgimenti impensati. Al secondo lungometraggio dopo Big Eden (del 2000, passato in qualche festival, mai uscito da noi) Thomas Bezucha scrive e dirige questo La neve nel cuore (capiamo benissimo quanto l'originale The Family Stone potesse essere troppo difficile da comprendere per gli spettatori italiani…), commedia dal velleitario retrogusto amarognolo tutta giocata sulla verve dei suoi protagonisti (che sono bravi, va detto) e su sporadici spunti brillanti. "Divertirsi o commuoversi?" diverrà il giochino con cui intrattenere eventuali fruitori che, troppo abbindolati dall'apparente freschezza con cui il tutto viene portato avanti e dalle trovate sensazionali in sede di scrittura dei personaggi (uno dei figli, Thad - Ty Giordano - è sordo e omosessuale), finiranno magari per emozionarsi davvero quando, un anno dopo e inebetiti davanti all'albero di Natale, gli Stone penseranno a chi non è più lì con loro (la mamma) e il gioco delle coppie si sarà assestato sorprendentemente (!) su quanto pronosticato dopo dieci minuti (con la comparsa di Luke Wilson) e dato definitivamente per scontato verso la metà del film (con l'arrivo di Claire Danes, sorella di Meredith). Con tanto di bebè fresco d'adozione per la coppia gay. Il momento clou? La terribile e quanto mai conformista frase ‘ad effetto' ("Tu sei il più normale fra tutti quelli seduti a questa tavola") che una Keaton esasperata dalla futura nuora rivolge a Thad. Davvero progressista, quasi rivoluzionaria.