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Facilmente viene da scambiare Una donna promettente per La donna per me. E no, non è un gioco di parole, ma è un lapsus di titoli. Non solo e semplicemente per la parola donna presente in entrambi, ma per il meccanismo reiterativo alla base dei due film che è lo stesso, anche se cambiano i presupposti. Se nell’opera prima dell’inglese Emerald Fennell (Oscar per la miglior sceneggiatura originale) la protagonista interpretata da Carey Mulligan ogni volta si vendicava dei soprusi degli uomini, qui è l’uomo, ovvero Andrea Arcangeli, che alla vigilia del suo matrimonio con Laura (Alessandra Mastronardi) ogni giorno si risveglia trovando al suo fianco una donna diversa. Il sogno di ogni uomo? Dieci ragazze per me posson bastare (come cantava Battisti) o è meglio una (e sola) donna per me? La risposta non è così difficile da immaginare. Piccolo spoiler: basta analizzare bene sempre il titolo.
Distribuita da Lucky Red e dal 23 maggio su Sky Cinema e in streaming su Now, questa rom-com che pullula di tante Sliding Doors, diretta da Marco Martani e da lui co-sceneggiata insieme ad Eleonora Ceci, gioca, come detto, con la ripetizione, nonché con gli equivoci. Per farlo si avvale di una sorta di “corto circuito temporale” dopo il quale ogni volta il protagonista è catapultato in una vita differente. Un giorno è una rockstar sbandata, un altro un avvocato rampante e poi ancora un seduttore irrefrenabile. Al suo fianco Laura non c’è (come cantava Nek “è andata via”), ma lui la cerca sempre. E la trova, e tutte le volte se ne innamora di nuovo.
La ripetizione non giova, la faccia di Andrea Arcangeli, attore de Il Divin Codino (nel quale era Baggio) e de Il muto di Gallura, neanche. La Mastronardi (al cinema anche nell’ultimo film degli YouNuts! intitolato Con chi viaggi) invece è perfetta nel ruolo della ragazza disordinata, un po’ pazza e molto gelosa.
Completano il cast Stefano Fresi, Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta (fresco vincitore del David), Francesco Gabbani (al suo esordio davanti alla macchina da presa) e Fabio Morici.