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La casa del diavolo
Sequel del truculento con stile La casa dei 1000 corpi, Devil's Rejects (per gli italiani La casa del diavolo: boh?) di Rob Zombie ritorna a inquadrare la famiglia Firefly: il clown Captain Spaulding (Sig Haig, sottratto alla pensione da Tarantino con Jackie Brown), Mother Firefly (Leslie Easterbrook, clone di Faye Dunaway) e i figli Otis (Bill "capello bisunto" Moseley) e Baby (Sheri Moon Zombie, moglie del regista e sogno erotico per gli altri). Come prima, più di prima, la sadica famigliola è impegnata a seviziare e assassinare chiunque capiti sotto mano, tanto da riempirne uno scantinato. Ma un bel giorno la casa degli orrori è circondata dagli uomini dello sceriffo Wydell (William Forsythe): segue inevitabile conflitto a fuoco e fuga/caccia, con il decremento demografico del caso. Già design artist di riviste porno, editor di una collana per bambini, frontman del gruppo death-metal White Zombie, Rob Zombie filmaker aveva firmato un capitolo importante del genere horror con la prima Casa. Acquistata la seconda, attesta di essere un parvenu: si schermisce meta-cinematograficamente (il critico che blatera su Groucho Marx e la battuta "I miei standard sono talmente bassi che mi deludo difficilmente"), stoppa le immagini, si trastulla al montaggio e si compiace - ai danni del povero Cameron Crowe - di saper utilizzare le musiche, Lynyrd Skynyrd su tutti. In breve, fa le pentole ma non i coperchi.