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Paura e delirio al college. La malcapitata si chiama Justine (Haley Bennett), ma per gli psicopatici omicidi che la braccano lei è Kristy, come tante altre. La setta satanica 2.0 mette nel mirino giovani e, almeno all’apparenza, caste fanciulle americane: rimasta sola soletta al college per il Thanksgiving, Justine è la prossima vittima designata, controllata tramite smartphone, bramata per il video sharing a uso interno e settario.
Diretto da Oliver Blackburn, l'eponimo Kristy è un survival movie che frulla thriller e horror, satanismo e college, femminile e, perché no?, femminismo. Nulla per cui esaltarsi, ma la performance di Haley Bennett e dell’incappucciata Ashley Greene non sono da buttare, il dejà vu (e tante, letali incongruenze) e le sparutissime novità vanno a braccetto, e… è estate, (quasi) tutto è perdonato. Potabile.