PHOTO
Keanu Reeves in John Wick 4
La Tavola ha posto sulla testa di John Wick (Keeanu Reeves) una grossa somma di denaro che non fa altro che aumentare. Diventato un criminale fra i criminali, John è in fuga, inseguito dai cacciatori di taglie e dal Marchese de Gramont.
New York, Osaka, Berlino, Parigi, John Wick 4 è un lungo viaggio fatto di sparatorie violente e surreali, fino ad arrivare all'ultima corsa contro il tempo per la libertà. Il regista Chad Stahelski porta sul grande schermo un film d’azione sottotono che fatica a controbilanciare la trama “minimalista” con una dimensione attrattiva importante. Le lunghe sequenze d’azione non emergono, anzi, succede che vengano risucchiate dall’immagine stessa. Si avverte chiaramente durante il massacro in discoteca: John incontra il gestore e i suoi scagnozzi nel retro del locale e parte la sparatoria; quando i colpi d’arma da fuoco raggiungono le sale da ballo, le ragazze e i ragazzi, fatto spazio ai pistoleri, continuano le danze imperterriti. Invece che essere esaltata, la contemplazione della potenza testosteronica è offuscata da tutta questa gente impegnata a ballare e a divertirsi.
La quantità sovrasta le potenzialità di questo quarto capitolo, senza raggiungere una dimensione epica, restituendo solo la sensazione di mera ridondanza. Peccato, perché Radio Wuxia è una trovata interessante che rivela germi di demenzialità e citazionismo: è l’emittente radiofonica che tiene aggiornati i cacciatori di taglie sugli spostamenti di John mentre si trova a Parigi. I sicari finiranno per litigare su chi debba uccidere John, regalando allo spettatore alcuni momenti simpatici. Il nome Wuxia è un chiaro rimando ai wuxia pian, film cinesi d’azione in costume, ai quali si è ispirato il regista. Grazie alla voce accattivante della speaker e al suo linguaggio in codice - ben riuscito - dà a John Wick 4 un tocco noir che si fa apprezzare, in qualche modo. Non convince totalmente la quarta regia di Stahelski ma se mai andrete a vederlo, prendetevi un momento per aspettare la fine dei titoli di coda. Tanto vale guardare la scena post credits.