Cuore di nonna. E quello di Maggie lo è nell'accezione più pura, sintesi di amore e coraggio. Il quadretto ritrae la periferia londinese, il cui grigiore si fa nero alla scoperta della rara malattia che ha colpito il nipotino Olly: solo le cure di specialisti in Australia possono tentare di salvarlo. I genitori sono giovani, poveri e disoccupati. Il conto è in rosso e il viaggio una chimera. E anche nonna Maggie (un'immensa Marianne Faithfull) non naviga nell'oro: sopravvive della pensione del marito defunto, e per di più è senza "working skills", cioè non sa fare proprio nulla. Ad eccezione del tè. E, pensando appunto di servire la bevanda più popolare d'Inghilterra, si candida all'annuncio "cercasi hostess" di un locale di Soho. Ma la novella Alice formato Senior, capisce subito che il suo Wonderland è un Sexyland e che il lavoro offerto, benché "manuale", nulla ha che fare con la preparazione del tè. Vorrebbe scappare ma quel cuore di nonna pulsa più forte e Maggie, convinta dalla cospicua e necessaria somma di denaro, diventa Irina Palm. Film dal soggetto originale (in ogni senso), la commedia "politically uncorrect" del belga Sam Garbarski correva il rischio di facili cadute e ammiccamenti al grottesco, invece evitati sul rigore dello stile medio, a tratti - purtroppo - appiattito sul televisivo. Su tutto brilla la stella Faithfull: l'icona del carisma è magistrale in una donna che è la sua antitesi.