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Ely è una piccola camaleonte: a soli diciassette anni, la vita sembra averle cancellato ogni espressione dalla faccia ed è quasi impossibile distinguerla da ciò che la circonda. È come se fosse invisibile: i suoi capelli castano-rossicci hanno lo stesso colore del legno delle porte e dei croccantini per cani che deve imbustare nell’ambulatorio veterinario presso cui lavora dopo la scuola; il suo corpo di giovane donna, infagottato in una felpa e in un paio di jeans che a stento ne contengono le rotondità, si confonde con l’intonaco dei palazzi, i sedili degli autobus e la penombra claustrofobica dell’abitacolo in cui fa sesso con il figlio del veterinario (un uomo sposato molto più grande di lei).
Sua madre soffre di depressione e non vuole più uscire di casa, un’altra presenza impercettibile che contribuisce a inspessire la bolla silenziosa in cui si svolgono le giornate di Ely, tra pasti consumati in solitudine e serate agonizzanti in attesa del sonno, sul divano davanti alla tv. I suoni e le parole le passano attraverso, nulla è in grado di scalfirla dall’esterno, qualsiasi cosa le passi per la testa resta occultato. La sua anonima routine viene di colpo stravolta dalla scoperta di essere rimasta incinta e per lei si spalanca la dimensione salvifica della scelta, che inevitabilmente la espone a dubbi e paure enormi: per la prima volta, infatti, comincia a sentirsi vulnerabile, ad avvertire il bisogno di appartenersi, di liberare le emozioni e di rintracciare un orizzonte verso cui proiettare la propria individualità.
Invisible dell’argentino Pablo Giorgelli è un film delicato e toccante, che attraverso la vicenda di Ely ci mostra il disagio esistenziale di un’umanità periferica e abbrutita, incapace di frantumare il guscio del degrado e di esporsi alla possibilità del cambiamento. Pregevole la fotografia e il gioco di cromatismi che contribuiscono a caratterizzare lo stato di “invisibilità” del personaggio, quel suo essere al contempo figura e sfondo. E Mora Arenillas è assolutamente perfetta nel ruolo della protagonista.