La guerra vissuta da dentro un appartamento. E’ Insyriated, il film del belga Philippe Van Leeuw che ci racconta la guerra in terra siriana.

Damasco. Oum Yazan (l’eccellente Hiam Abbass) è madre di tre figli e vive barricata nella propria casa in una città sotto assedio. La donna ha cercato di rendere l’appartamento un porto sicuro per la famiglia e per alcuni vicini cercando di proteggerli dalla guerra. Così lei cerca in tutti modi di portare avanti una normale quotidianità e l’equilibrio della routine nonostante le bombe là fuori minacciano di distruggere l’edificio, i cecchini trasformano i cortili in zone di morte e i ladri irrompono per saccheggiare e violentare.

 

Girato tutto all’interno delle camere dell’appartamento (unico contatto con il mondo esterno è il balcone che affaccia sul cortile) il film si svolge nell’arco temporale di 24 ore. Il regista schiva qualsiasi forma di voyeurismo nel raccontare la violenza. Tutto passa dal suono: dal rumore terribile delle bombe.

Sottraendo il nostro sguardo all’orrore della guerra e mostrandoci Damasco solo attraverso le pesanti tende della finestra il regista ci regala un film memorabile sul conflitto in Siria. E mentre su tutto incombe la minaccia di morte ci ritrae degli splendidi ruoli femminili, che affrontano questa tragedia dei giorni nostri con forza e coraggio.