Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere

Il Marvel Cinematic Universe intende ripartire in tutti i sensi nel 2025, provando a proporre nuove Fasi che intrattengano fan della prima ora e spettatori abituali come ai tempi d’oro. Intende farlo non solo in versione live action ma anche nel comparto animato. Dopo aver chiuso l’anno precedente con l’ultimo capitolo di What If? pesca in parte proprio da lì per proporre Il Vostro Amichevole Spider-Man di quartiere , ovvero il racconto dell’origin story dell’Uomo Ragno. Nuovamente? Starete pensando, e non avreste torto.

La storia di come Peter Parker perda zio Ben e acquisti i proverbiali sensi di ragno non ve la spieghiamo neppure perché diamo per scontato la sappiate, e perché non è importante in questa sede. Lo è invece capire come un’origin story così conosciuta sia stata raccontata sotto questa veste, sia a livello narrativo che visivo. Dieci gli episodi da mezz’ora che compongono il serial e che vanno in onda settimanalmente a partire da oggi fino al 19 febbraio, in esclusiva su Disney+. Marvel Animation gioca col proprio pubblico proponendo una serie ufficialmente non canonica, la prima pensata in tal senso per lo streaming. Questo perché avrebbero dovuto legarsi troppo a quanto accaduto nei film live action a partire da Civil War e il Multiverso sappiamo che è una carta sempre giocabile, raggiungendo l’apoteosi proprio in What If?.

Accade così che qui ci sia tanto l’aura di Iron Man che aleggia sul protagonista, quanto che il mentore di Peter fresca matricola ad una “scuola per cervelloni” finisca per essere Norman Osbourne (doppiato in originale da Colman Domingo) proponendogli un tirocinio al proprio laboratorio. Anche gli amici e gli amori di questo Peter adolescente (bianco ed occhialuto) sono diversi: la migliore amica Nico, l’affascinante ragazza popolare Pearl e il fidanzato di quest’ultima, Lonnie, capitano della squadra di football e allo stesso tempo brillante anche lui quando si tratta di scienza; senza dimenticare il figlio di Norman, Harry, anch’egli compagno di classe del personaggio titolare. Ci saranno tanto apparizioni di un Doctor Strange diverso da quello che ben conosciamo quanto di Daredevil e Kingpin (spesso presenti nei fumetti dell’Uomo Ragno) che invece riprendono voce e fattezze di Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, anche come trampolino di lancio per il ritorno-debutto del Diavolo Custode sulla piattaforma di Topolino.

L’Arrampicamuri qui proposto dal creatore Jeff Trammell, che starebbe già lavorando ad una seconda stagione, è un mix (non del tutto riuscito) tra classico e moderno. Questo perché si muove a metà strada le origini cartacee di Stan Lee e Steve Dikto e quelle più attuali di cinema e tv, prediligendo però forse un po’ troppo le prime, il loro stile un po’ “legnoso e vecchio stampo” che non ottiene lo stesso effetto se trasformato in immagini in movimento. Il linguaggio visivo proposto ha un sentore di antico, attraverso un character design un po’ stantio e un dinamismo che ottiene il suo meglio soprattutto nelle scene d’azione in giro per New York, meno nei confronti, dialoghi e relazioni tra i personaggi.

Il liceo speciale in cui il protagonista riesce ad entrare, il primo costume fatto in casa, la prima cotta e la prima delusione: tutto ciò che caratterizza un (super) coming of age rientra in queste dieci puntate pronte a presentare L’Amichevole Spider-Man di quartiere ai bambini che non lo conoscevano già, e far fare invece un tuffo nei ricordi agli spettatori più adulti e consapevoli. Basta l’effetto nostalgia misto alla curiosità per ciò che sia stato variato nella timeline del personaggio titolare? Non ne siamo sicuri ma quel che è certo è che il risultato sia un prodotto che ha un grande cuore ma una resa meno efficace di quanto avrebbe voluto (e dovuto).