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Il viaggio di Arlo
La vita di Arlo, vivace dinosauro, che sembrava tranquilla accanto a fratelli e genitori, viene sconvolta da una catastrofe naturale. Quando terra e cielo si placano, Arlo non capisce più dove si trova e vede accanto a sé un compagno imprevisto: il bambino Spot. Con lui comincia un viaggio straordinario fatto di imprevisti, pericoli, sorprese con nemici agguerriti da affrontare, ostacoli da superare, prove che mettono entrambi di fronte alla necessità di difendersi e crescere...
Si tratta del nuovo film di animazione targato Pixar. Merita ricordare che arriva in distribuzione a non molta distanza da Inside Out, titolo giustamente accolto da grande successo (oltre 25 milioni di euro) per la sua capacità di essere favola e di toccare alcuni elementi centrali della vita quotidiana di tutti: realtà insomma filtrata dal sogno. Un binomio ad alto rischio espressivo, una sfida che John Lasseter ha vinto e, non contento, riprova a mettere in campo nel film di ora. Il cui segreto è quello di far incontrare due 'piccoli' di razze differenti e di farli diventare non solo amici, di più indispensabili e inseparabili: almeno fino a quando le inesorabili leggi della Natura non li richiamano ai rispettivi ruoli.
Arlo, il dinosauro, e Spot, il cucciolo umano, intraprendono un percorso di crescita che mette alla prova il loro coraggio, la forza, la capacità di resistere alle avversità. Prima dell'epilogo, il copione apre pagine incisive e non compiaciute sugli aspetti tutt'altro che concilianti del mondo animale: provocando terrore, paura, voglia di fuga. Bisogna superare brividi e tremori, prima che Arlo ritrovi fratelli e genitori, e Spot capisca che quelle persone davanti sono la sua 'famiglia', unica e vera. L'andamento narrativo non concede sconti e la conclusione è doverosamente positiva: bella, commossa e opportuna. In quel gruppo intorno a Spot ci siamo noi, umani evoluti, e la nostra utopia di poter rinunciare all'equilibrio rappresentato dall'universo animale. Film per piccoli e grandi, e la conferma che Lasseter e la Pixar sono sempre un passo avanti.