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Il Quarto Tipo prende il nome dalla scala di misurazione stabilita nel 1972 per classificare gli incontri con gli alieni; il rapimento, abduction, è un incontro di quarto tipo.
Tratto da una storia vera: nella città di Nome (in Alaska), dal 1960 molte persone, sottoposte ad ipnosi regressiva, dichiararono di aver incontrato degli alieni, tutti ricordarono di aver visto un gufo bianco fuori della finestra.
La validità di queste dichiarazioni è investigata attraverso il film del regista Olatunde Osunsanmi, al suo secondo lavoro dopo l'horror The cavern (2005). La psicologa Abigail Tyler (Milla Jovovich), videoregistrando le sedute dei pazienti traumatizzati, scopre involontariamente terrificanti rivelazioni di vari testimoni. Il tutto è suffragato da un'intervista di Tyler (nel 2002 al Chapman University) e da filmati d'archivio inediti, basati su studi documentati.
Vorrebbe essere un thriller ma non provoca tensione (urla, visioni di gufi, contorcimenti dei pazienti non inquietano), vorrebbe essere un horror ma non fa paura, finisce per essere un docu-dramma, un film di verità, che però risulta falso poiché si cerca di avvalorare una tesi con artificiosa enfasi, con attori (Elias Koteas, Will Patton), sostenuti da un dialogo debole, talmente riconoscibili da minare la possibilità che il pubblico possa prenderlo seriamente.
Girato in Bulgaria, distribuito dalla Warner, in America ha ottenuto un discreto successo incassando 25 milioni di dollari, ma in Italia? Il g-ufo ci sarà, ma basterà per gli appassionati di ufo?!?