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Il metodo della fusione a cera persa nella creazione delle statue di bronzo: tecnica antichissima già in uso nella Grecia del quinto secolo (i Bronzi di Riace ne sono tra i più illustri testimoni), e tuttora quotidianamente adoperata dalla Fonderia Artistica Battaglia di Milano.
Per raccontare questa singolare realtà, nel suo doc Il gesto delle mani, il regista Francesco Clerici rinuncia coraggiosamente a qualunque tipo d’intervento, via dunque colonna sonora e voce narrante, e si affida alla forza documentaria delle immagini e dei rumori ambientali: scelta stilistica ostica, ma la pregnanza visiva è innegabile nell’affascinante resoconto del processo creativo di una scultura realizzata dall’artista Velasco Vitali.
Si resta come ipnotizzati dinanzi al lavoro metodico e certosino degli artigiani, soprattutto delle loro mani, maieutiche guide che conducono lo spettatore attraverso tutte le fasi della lavorazione sino al risultato finale, dal modello in cera all’inossidabile opera di bronzo.
Un appassionato elogio alla tradizione e all’arte manuale, intrigante e godibile anche per i profani (questo è forse il maggior merito) che è valso a Il gesto delle mani il Premio Fipresci a Berlino 2015.