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Il caso Kerenes
Fino a che punto può spingersi una madre per proteggere il figlio? E' la premessa di Child's Pose (letteralmente la posizione del feto nel grembo materno, tradotto da noi con Il caso Kerenes…) di Calin Peter Netzer, film rumeno, Orso d'Oro al festival di Berlino, scritto con Razvan Radulescu, regista e sceneggiatore tra i più dotati della nuova generazione rumena.
Attraverso il personaggio di Cornelia Kerenes, Netzer racconta lo stato delle cose di un popolo non molto diverso dal nostro, ribaltando il cliché da terzo mondo grazie a una sceneggiatura di ferro e la regia misurata di Peter Netzer.
"Meravigliosa creatura" canta Gianna Nannini sui titoli di coda, perché Barbu (Bogdan Dumitrache), giovanotto che non risparmia alcuna crudeltà affettiva, è l'amore di mamma Cornelia, Luminita Gheorghiu, protagonista assoluta di Child's Pose.
Viene in mente New York Stories, il formidabile Edipo relitto firmato Woody Allen. Anche qui c'è una presenza ingombrante e ossessiva. Ma dalla commedia si passa subito al dramma: Barbu ha investito e ucciso un bambino. L'altra famiglia è povera e innocente, Cornelia obietta: Barbu è figlio unico, mentre offre il denaro che dovrebbe mettere a posto le coscienze. Ma sporcarsi le mani non è così facile.