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I peggiori di tutti
A Cannes ha vinto la sezione Un Certain Regard come miglior film. Ora arriva ad Alice e prossimamente sarà al cinema distribuito da Arthouse. L’opera prima delle due registe Lisa Akoka e Romain Gueret raccoglie le lezioni di Francois Truffaut e del racconto sociale dei fratelli Dardenne e ci regala una storia tra il cinema e la realtà.
Tratto da una storia a loro realmente accaduta sul set di un film nel quale lavoravano nel reparto casting nel Nord della Francia (“Prima ne abbiamo fatto un corto, poi un lungometraggio, tutto è nato dopo aver fatto un casting a più di 800 ragazzi e abbiamo incontrato due ragazzini che ci hanno rapito il cuore”) I peggiori di tutti – Les pires è ambientato a Picasso, quartiere popolare di Boulogne-sur-mer, diventato momentaneamente il set di un film per il cui cast il regista ha scelto alcuni ragazzi della zona. Le persone del quartiere non se ne capacitano: perché ha scelto proprio questi ragazzi che sono i peggiori? La risposta ce la danno le due registe (non quello del film, interpretato da Johan Heldenbergh, già protagonista di Alabama Monroe): “Quando facevamo i casting e davamo la lista ai sorveglianti dei ragazzi che volevamo rivedere erano sempre quelli più problematici a colpirci perché erano i più autentici”.
Sta di fatto che effettivamente i giovani interpreti con le loro imperfezioni sono quel che rende il film degno di nota: su tutti ci rapisce la quindicenne Mallory Wanecque, che porta con sè un dolore impossibile da superare, ma è comunque pronta ad innamorarsi perché “finché c’è vita, c’è speranza”. Nel film la finzione si mescola ben presto alla realtà, e le vite dei suoi giovani attori si intrecciano con quelle della troupe fondendosi con la trama. Tra piccioni volanti, baci studiati, lettere d’amore non lette e lacrime che fanno fatica ad uscire (“io non piango”) I peggiori di tutti – Les pires sono un serbatoio immenso di emozioni. Da segnalare anche la bella colonna sonora composta tra l’altro da alcune canzoni del rapper francese Remy (come Olala e Rappelle toi).