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Harry's Bar
L’Harry’s Bar di Venezia, fin dalla sua nascita negli anni Trenta, ha saputo creare intorno a sé una fama privilegiata che, col passare dei decenni, è diventata vera e propria leggenda, fenomeno di costume, materia di racconto. Come questo documentario diretto da Carlotta Cerquetti, resoconto spassionato e commosso di quasi ottant’anni di storia vissuti all’ombra di uno di quei rari luoghi in grado di riflettere, come in uno specchio, le vicissitudini del Novecento, tra momenti di lustro e rovinose cadute.
La sfilata dei personaggi celebri, naturalmente, è il pezzo forte del film nella sua scatenata varietà: le testimonianze sulle colossali bevute di Ernest Hemingway e di Orson Welles, le bizzarrie di Peggy Guggenheim ed Andy Warhol, le star del cinema di ogni tempo e, infine, una sorta di sillogismo definitivo: se tutto il mondo che conta passa da Venezia allora tutti i grandi son passati anche dall’Harry’s bar. Sullo sfondo, il fascino decadente della città lagunare, i suoi riti stagionali e, sempre sussurrato, il parallelo con la Mostra d’Arte Cinematografica, segnata anch’essa da momenti di splendore e periodi d’offuscamento.
Giuseppe CiprianiMa Harry’s bar è anche la storia della famiglia Cipriani, vera e propria dinastia della ristorazione mondiale, a partire dal fondatore Giuseppe, prima umile cameriere e poi proprietario del bar di Calle Vallaresso. Gli eredi attuali hanno poi espanso l’attività della famiglia a New York e in altre città del mondo, creando un autentico impero che ha fatto della propria semplicità, della cura e dell’amicizia dei clienti, una lezione di eleganza e di gusto insuperati e sempre più necessari nel caos contemporaneo.
Un bel doc, di fattura elegante e tradizionale, per celebrare la storia e la leggenda di un testimone prezioso del nostro costume, non a caso riconosciuto come tale dal Ministero dei beni culturali nei primi anni duemila. Collaborazione al soggetto di Irene Bignardi e tra gli Eventi Speciali alle Giornate degli Autori di Venezia 72.