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Hairspray
Baltimora, primi anni '60. La giovane Tracy Turnblad farebbe carte false per prendere parte al "Corny Collins Show", programma musical/televisivo che tiene incollati allo schermo tutti i teenager della città. Certo, la stazza non l'aiuta - e la quanto mai apprensiva Edna, la mamma, fa di tutto per dissuaderla - ma il suo sogno diventa realtà non appena viene notata al ballo della scuola. Nemmeno la reginetta incontrastata dello show - l'odiosa Amber, figlia dell'ancor più algida vedova Von Tussle, direttrice del canale sul quale va in onda lo spettacolo - potrà contenere l'ascesa di Tracy, ormai vera e propria attrazione del programma. A distanza di quasi vent'anni dall'omonimo film culto di John Waters (qui presente in un cammeo, l'esibizionista con l'impermeabile) e sull'onda del successo racimolato in seguito dal conseguente musical, Hairspray torna sugli schermi e si candida con prepotenza a vender cara la pelle alla prossima notte degli Oscar: trascinante, divertente e con il giusto mix di ironia e buonismo, il film di Adam Shankman - regista/coreografo attualmente impegnato alla post-produzione di Bedtime Stories - ha fatto letteralmente impazzire gli americani, incassando quasi 110 milioni di dollari solo nel mese di agosto. Arriva in Italia con un traino che dire "di peso" è poco, quel John Travolta "rigonfiato" ad arte per vestire i panni della oversize Edna (ai tempi dell'originale interpretata dal mitico Divine), mamma della protagonista con il sogno represso del ballo, ora concentrata solo sulla famiglia, ma a sorprendere è altro: l'incredibile simpatia e bravura dell'esordiente Nikki Blonsky, tanto ingombrante quanto aggraziata, l'ormai definitiva virata verso i ruoli brillanti di un mostro come Christopher Walken, nel film marito di Edna, e la maschera perfetta di una deliziosamente insopportabile Michelle Pfeiffer nei panni della perfida Velma Von Tussle...
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