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Kasia Smutniak in From Paris with Love
Pirotecnico action movie nato da un'idea di Luc Besson (anche produttore) e diretto da Pierre Morel, già regista del temibile Io vi troverò, From Paris with Love innesca un ibrido con la commedia fracassona - con un occhio a Hong Kong e due su Pulp Fiction - ma il risultato non è (si spera) quello desiderato. Striminzita l'intuizione: un incontenibile agente della CIA (Travolta, cranio rasato e intercalare volgare) e un pavido e meticoloso agente segreto (Rhys Meyers) diventano partner in quel di Parigi. Debellare un'organizzazione di trafficanti di droga non è però la reale missione di Travolta/Charlie Wax e, d'altronde, è poco più di un espediente (Hitchcock parlerebbe di MacGuffin) anche per il regista: lo scopo del film è mostrare azione, azione e ancora azione, sotto forma di sparatorie, fughe sui tetti e coreografici combattimenti. Con personaggi così monodimensionali, cos'altro fare? Vacanza - a tratti divertente - per il cervello dello spettatore, con reset garantito del film prima che terminino i titoli di coda. L'italiana Smutniak convince, nonostante l'impalpabilità del suo personaggio, che purtroppo è in buona compagnia. L'assonanza con Dalla Russia con amore si ferma al titolo.