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La migliore commedia all’italiana degli ultimi mesi è un film brasiliano, E’ arrivata mia figlia!, scritto e diretto da Anna Muylaert, interpretato dalla star nazionale Regina Casé. Come per i nostri insuperati antenati, la ricetta è semplice quanto preziosa: la Muylaert ha il dono del paradigma, ovvero estrae da una storia particolare lo stato dell’arte di una società intera, di un Paese colto nel suo difficile rifarsi.
Se più di qualche anno fa bisognava mollare il proprio figlio per lavare le scale dei padroni a centinaia di chilometri di distanza, oggi si può studiare e tenerlo con sé, perché qualcuno lo curerà al tuo posto: Ordem e Progresso, direbbe la bandiera. La regista la onora senza indorare la pillola, piuttosto drappeggiando le difficoltà del percorso: la portabandiera è Val (Casé, super), governante a tempo pieno presso un’agiata coppia paulista, di cui ha cresciuto il figlio Fabinho (Michel Joelsas). L’arrivo della propria figlia Jéssica (Camila Márdila, che freschezza!), che deve sostenere un test d’ingresso all’università, sconvolge la vita di Val e dei suoi datori di lavoro, perché in casa non è arrivata solo un’indomita ragazzina, ma l’emancipazione, e la libertà…
E’ il Brasile qui e ora, che nell’espansivo, e non endemico, divario tra ricchi e poveri tiene la mano alla classe media, quella che dal proletariato prova ad affacciarsi sui libri e un futuro migliore: stiamo con Val e Jéssica, bella e brava tanto da essere “scambiata” per un ratto che inquina l’acqua della piscina... Ma il futuro è con lei, il presente lotta di classe al femminile: misura, sapore, senso del ritmo e occhio lungo sulle dinamiche socioeconomiche, sul quadrato c’è anche la Muylaert, perché è arrivata mia figlia, ci si augura, lo possa dire il Brasile intero.
Da godere in famiglia e, se ne conoscete uno, con lo sceneggiatore di turno del nostro cinemino: c’è tanto da imparare da questa commedia all’italiana, da questa saudade per il bel tempo italico che fu. Provare per credere. E sperare.