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In un remoto luogo chiamato Dogtown, a metà strada tra Santa Monica e Venice, si sviluppò nei primi anni '70 un centro di surf illegale e punto di ritrovo per alcune band di strada. Quartiere degradato lasciato andare in rovina, "dove i detriti incontravano il mare", Dogtown divenne microcosmo generazionale in cui sperimentare nuove forme espressive, dai graffiti urbani alle autovetture personalizzate, dalla progettazione di tavole da surf fino alla rinascita dello skateboarding (che negli Stati Uniti comparve a metà anni '60 per scomparire rapidamente), trasformato in vero e proprio surfing sul cemento. La storia di questi incredibili pionieri, atleti urbani poco più che adolescenti, viene raccontata in questo splendido Dogtown & Z-Boys, documentario realizzato da Stacy Peralta (anche lui ex componente dello Zephir Skating Team) e Craig Stecyk (foto-giornalista che contribuì a creare il mito degli Z-Boys). Sovrapponendo immagini e filmati di repertorio alle interviste effettuate recentemente, Peralta ricostruisce le evoluzioni e le esistenze di quei ragazzini che, inconsapevolmente, contribuirono in maniera determinante alla trasformazione della cultura internazionale giovanile. Dai pomeriggi illegali nelle piscine svuotate di Beverly Hills, a sperimentare quello che poi divenne l'attuale stile di volo ad alta quota verticale, fino ai campionati nazionali del '75, dove fecero la loro prima grande apparizione pubblica, dall'inizio del successo all'inevitabile disgregazione della squadra. Jay Adams, Tony Alva e Stacy Peralta divennero star internazionali. Ma laddove Peralta riuscì a gestire la fama e Tony Alva a cavalcare l'onda del successo, Jay Adams - il più talentuoso - finì per soccombere sotto il peso del professionismo. E, rinchiuso in un carcere hawaiano per problemi di droga, rilascia la più significativa delle testimonianze. Voluto da Peralta in seguito alla sua partecipazione come sceneggiatore per Lords of Dogtown (film che vedremo a metà luglio), il documentario è consigliato anche ai non appassionati di skateboard. Con una colonna sonora stratosferica (Jimi Hendrix, Pink Floyd, Led Zeppelin, The Stooges, David Bowie…).