"Diventerò la Kim Kardashian francese". Liane (Malou Khebizi, brava) ha 19 anni e grandi speranze: il sud della Francia, la vita non agiata con madre e sorellina le stanno stretti, e l'intesa via di fuga sono i reality. La bellezza fisica non le manca, nel dubbio s’è rifatta il seno, si prende cura di sé rubando e rivendendo prodotti, i social li sa usare e i balletti fare, e neppure il carattere le difetta: la telefonata che le cambia la vita o, almeno, la promessa di vita le arriva dal casting di Miracle Island.

Esordiente alla regia e in Concorso al 77 Festival di Cannes, Agathe Riedinger firma Diamant Brut, e riflettendo su ipersessualizzazione femminile e cultura dello stupro dà seguito al cortometraggio del 2017 J'attends Jupiter, in cui era presente il personaggio di Liane.

Analiticamente appassionata di reality, tallona la sua protagonista quale anti-eroina di un mondo para-televisivo spesso disprezzato e ancor più snobbato quale precipitato sociale: ascesa, riscatto, autodeterminazione, servaggio, omologazione, i temi sono pe(n)santi, il film li onora con decisione e lucidità, senza voli pindarici - a parte qualche tableaux vivant estetizzante e qualche immagine sovrascritta con commenti social e lacerti di mindset - e senza sciatteria formale.

Lo sguardo è qui e ora, ma la riflessione senza tempo: Liane, che ossessionata dalla bellezza e dal bisogno di diventare qualcuno vede nei reality la possibilità di essere amata, ritrova le cocotte del XX secolo e si fa Bellissima in prima persona singolare, al netto della madre. Vendetta sociale? Anche, ma a che prezzo?

Apparenza e realtà, sogno e funesto, Diamant Brut, che echeggia Uncut Gems dei Safdie, non è affatto male, ma nemmeno esalta: tra romanzo di formazione e compendio sociologico, la debuttante Agathe Riedinger si vota anima e vieppiù corpo a Malou Khebizi, chiedendole di provarsi cartina al tornasole di un desiderio che sdilinquisce nella realtà, pardon, reality. Senza, ahinoi, alcuna capacità di trasfigurazione, ovvero di primato del racconto sulla storia: in questo, sì, è grezzo.