Nessuno spoiler perché la storia è già nel titolo. (Chi buttereste) Dall’alto di una fredda torre?: questa la domanda che tormenterà due fratelli gemelli, interpretati da Vanessa Scalera e Edoardo Pesce, costretti a scegliere chi salvare tra la madre (Anna Bonaiuto) e il padre (Giorgio Colangeli) e chi invece metaforicamente buttare giù dalla torre.

In sintesi l’opera prima di Francesco Frangipane, tratta dall’omonimo testo teatrale di Francesco Gili, che firma anche la sceneggiatura, prende spunto da quel classico giochino un po’ ricattatorio che talvolta gli adulti fanno ai bambini. Tradotto: a chi vuoi più bene a mamma o a papà? Difficile, anzi forse impossibile, rispondere e pazzesco soprattutto dover decidere chi tenere in vita di due genitori gravemente malati. Nel cast anche Elena Radonicich e Massimiliano Benvenuto (a teatro interpretava uno dei figli insieme alla Scalera), qui nei panni dei medici che informano i due fratelli della malattia dei genitori.

Diciamolo subito: il pretesto drammaturgico, ovvero questa malattia inventata, che non esiste nella realtà (ma anche lo stesso stupido giochino contenuto nella domanda), regge poco, così come la spiegazione dei due medici. Allo stesso modo non è facile appassionarsi alla storia di questi due fratelli, dal rapporto un po’ morboso, di cui sappiamo poco e nulla. Tra accenni incestuosi sottotraccia e non cavalcati e forzature varie, nonché crisi e stress emotivi su un’eventuale operazione di trapianto di midollo per donarlo a un genitore o meno, il film regge poco. Ne sollevano le sorti senza dubbio le interpretazioni dei sempre bravi Anna Bonaiuto e Giorgio Colangeli (grazie alla vastità dei suoi silenzi e dei suoi sguardi) e ovviamente dei due protagonisti.

L’alchimia tra la Scalera e Edoardo Pesce, nei panni di questa coppia di fratelli per certi versi simbiotici, è evidente fin dall’inizio. Soprattutto Pesce, non nel solito ruolo del duro, mostra qui una sua parte più tenera e dolce, più fragile e più “sentimentale” (sulla scia anche dell’ultima sua interpretazione come protagonista di El Paraiso di Enrico Maria Artale ora al cinema) che stupisce positivamente. Ma la domanda a questo punto è: basta non buttare gli attori dall’alto di una fredda torre per salvare il film? A voi la risposta.