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Mentre un gruppo composto di uomini celebra l’addio al celibato in una formale sera di degustazione, dove l’esercizio più eccitante è trovare l’aggettivo migliore per qualificare il vino nel bicchiere, le girls alzano il gomito e la posta a Miami.
Senza rivelare troppo della trama, ma l’accidente accade molto presto, l’inevitabile stripper non uscirà vivo dall’appartamento di South Beach.
Hangover che affonda le radici in Cose molto cattive, Crazy Night conferma la natura debordante della commedia americana, che produce métissage penetrando generi limitrofi o generi che limitrofi non lo sono affatto. Con Crazy Night siamo dentro una commedia anche se oltre la finestra di fronte qualcuno prova a sbarazzarsi di un cadavere.
Incrociando buddy movies e crime movies, Lucia Aniello trasforma il suo debutto in un terreno di scontro con caduta accidentale di maschi. E al sesso opposto, il film cede uno spazio di nonsense attraverso il personaggio di Paul W. Downs, che infila col pannolino l’infantilismo della commedia maschile americana. Se la quieta ma irreprimibile forza di Scarlett Johansson attrae lo spettatore come una calamita, è Kate McKinnon il motore biondo e ‘australiano’ di un bachelorette diluito in parecchio alcol.