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Cosmonauta
1957: mentre la cagnetta Laika va in orbita con i sovietici, la piccola Luciana scappa dalla Prima Comunione: "Io là non ci torno, perché sono comunista!".
E' l'educazione politico-sentimentale del(la) giovane militante il cuore dell'esordio di Susanna Nicchiarelli, Cosmonauta, targato Fandango e vincitore del Controcampo veneziano. "Un'epoca finita: svanite quelle passioni politiche, scomparsa la nazione che contendeva il primato agli Usa, dimenticati i nomi di quei primi cosmonauti", commenta la "figlioccia" di Moretti, che si è affidata a volti noti (il patrigno fascista Sergio Rubini e la mamma succube Claudia Pandolfi, entrambi convincenti) ed esordienti assoluti, quale l'indomita protagonista Miriam Raschillà.
Sulle "musiche d'epoca" di Max Casacci e Gatto Ciliegia, l'impegno proletario, il sessismo dei compagni e… una spaziale nostalgia per un esordio senza infamia e con qualche lode, che rischia di farsi prendere le immagini dalla stessa tristezza del periodo storico che rievoca. Altro che balle, qui spaziali sono i chiaroscuri (del sol) dell'avvenire...
Nota a margine: la proiezione al Lido è preceduta dal corto d'animazione della stessa Nicchiarelli Sputnik 5, sulla prima missione spaziale sovietica con protagonisti cani, topi e insetti vari.