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Corsa a Witch Mountain
Gli alieni, quelli belli e buoni, sono fanciulli dai capelli color del grano con poteri sovrannaturali (Alexander Ludwig, AnnaSophia Robb). L'alieno, quello brutto e cattivo, è un innesto tra Predator e Terminator, con una corazza impenetrabile e una soverchiante potenza di fuoco. Il tassista di Las Vegas (Dwayne Johnson, aka The Rock) sarebbe un "buono", ma ha avuto una vita burrascosa. L'astrofisica fallita (Carla Gugino) un giorno riuscirà a dimostrare a tutti quanti che gli extraterrestri esistono. La regia di Andy Fickman per questo remake di Escape to Witch Mountain (1975, John Hough) fa quel che può, ma l'esito non è dei migliori. Soprattutto perché il proscenico è palesemente posticcio: vedi la scena del giardino sotterraneo con i bulbi luminescenti o la tuta del Predator-Terminator, praticamente un costume di carnevale. Se di scelta artistica si è trattato, sullo schermo sembra proprio il contrario. Né gli effetti speciali rappresentano lo stato dell'arte: buona la scena dell'auto che si disintegra nell'impatto con Seth il Coriaceo, tra il pietoso e il ridicolo quella delle pallottole che si spiaccicano sui corpi dei quattro eroi; tanto valeva disegnarle a mano. Provaci ancora, Disney.