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Confusi e felici
Freud chi? “La psicanalisi freudiana non funziona”. Parola di Massimiliano Bruno, che firma la sua terza regia con Confusi e felici.
Protagonista Marcello (Claudio Bisio), psicanalista cialtrone e cinico, che cade in depressione per problemi fisici (glaucoma) e decide di mollare al proprio destino la segretaria (Anna Foglietta) e i pazienti: un pusher (Marco Giallini) con attacchi di panico; un 40enne inguaribile mammone (Max Bruno); una ninfomane (Paolo Minaccioni) dedita ai capezzoli; una coppia in crisi sessuale (Sabina Guzzanti e Pietro Sermonti) e un telecronista tradito (Rocco Papaleo).
Commedia costruita sul ribaltamento – i pazienti provano a salvare l'analista – e sulla comicità anche volgare, Confusi e felici si lascia vedere, senza eccessivi entusiasmi: Bruno è onesto, ci crede, ma la riuscita è in gran parte affidata agli attori, il solito Bisio, Giallini ottimo nel ruolo di Giallini, la Minaccioni e la Guzzanti troppo macchiettate, Sermonti sottoutilizzato e Anna Foglietta, la migliore per distacco. Basta?