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Ci vuole un gran fisico
Ci vuole un fisico bestiale per affrontare la menopausa. Ne sa qualcosa Eva (Angela Finocchiaro), una donna come tante, sempre di corsa, in equilibrio precario tra la famiglia, la figlia ribelle Francesca (Antonella Lo Coco di X Factor), l'ex marito parassita Gino (Elio delle Storie Tese) e una madre troppo arzilla (Rosalina Neri); il lavoro, in una profumeria gestita dall'arrogante Pagliai (Raul Cremona); la casa e i piccoli problemi quotidiani. Durante la settimana del suo cinquantesimo compleanno sembra davvero che Eva sia destinata a soccombere alla fatidica crisi di mezza età, ma un misterioso deus (ex machina, aka Giovanni Storti) arriva in suo aiuto.
Sophie Chiarello, storico aiuto di Massimo Venier all'esordio nel lungometraggio, sforna un piatto tipico nostrano mescolando film made in Usa per diversamente giovani (Tutto può succedere, E' complicato, Il matrimonio che vorrei) con Ma come fa a far tutto. Affronta tematiche attuali come sessismo, misoginia e mobbing con leggerezza, divertendosi con citazioni cinefile, da Kubrick fino al Joker di Batman.
Nell'era del botox e della vecchiaia come tabù, cita il “corpo delle donne”, senza scadere nel moralismo, nella banalità e nella rivendicazione. Parte con brio, ma si perde e la seconda parte annoia, fortuna che la Finocchiaro, mattatrice assoluta, salva la situazione. Insomma, quelli di Grock colpiscono ancora. I cabarettisti non invecchiano, ma accusano un po' di stanchezza. Ci sono quasi tutti: Aldo Baglio, con consorte e Giacomo Poretti ricompongono il trio e, insieme a Paolo Hendel fanno comparsate. Nonostante tutto, però, la comicità Old School lascia aperto uno spiraglio e fa ancora venir voglia di andare al cinema a vedere la commedia italiana.