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I nerd aspettano da vent'anni una versione live action di Akira. La Warner Bros da tempo sta cercando di colmare questa lacuna, nel frattempo Max Landis, figlio d'arte di papà John, ha cercato di alleviare queste sofferenze.
Tre adolescenti americani, intrappolati in una provincia grigia, scoprono una grotta in cui dimora una misteriosa entità. Il contatto con questo enigmatico essere dona loro delle straordinarie capacità mentali. Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e un adolescente problematico è più pericoloso di un'esplosione nucleare.
Chronicle ha la struttura di un teen movie anni Ottanta, la furbizia di un horror contemporaneo ed è costruito con il ritmo di una serie televisiva, tra Heroes e un reality di MTV. Aggiungendo una manciata di cultura geek e un minimo approfondimento psicologico, John Hughes docet, ne viene fuori un film tutt'altro che disprezzabile, nonostante evidenti lacune proprio in sede di sceneggiatura. I riferimenti ad Akira sono sfacciati, ma come Otomo il giovane Landis, con l'aiuto del regista e co-sceneggiatore Josh Trank, usa i suoi telepati per denunciare il disagio di una generazione. Non ci riesce del tutto, ma i geni del padre sembrano funzionare.