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Le voci di Adrien Brody e di Joan Allen, sulla base del saggio omonimo firmato dallo storico Samuel Kassov, guidano lungo il cammino che ripercorre una storia alternativa della tragica vicenda del ghetto di Varsavia dove, nel novembre del 1940, l’esercito del Führer rinchiuse circa 450 mila ebrei polacchi.
Nello specifico, la storia è quella della compagnia, composta in larga parte da intellettuali, guidata dallo storico Emanuel Ringelblum e conosciuta con il nome in codice Oyneg Shabes (“La gioia del Sabato” in yiddish), che lottò strenuamente per la difesa e la sopravvivenza, anche oltre l’orizzonte degli eventi bellici, dell’archivio segreto del Ghetto.
Who will write our history è un doc di impianto tradizionale, diretto con buon mestiere dalla statunitense Roberta Grossman, che alterna al solito rari filmati d’archivio, interviste e ricostruzioni con l’intento, oggi più che mai attuale (tra italiche tentazioni di apartheid e deliri di onnipotenza sovranista globalmente diffusi), di tenere viva la memoria di ciò che è stato e di riflettere sulla natura negativa, quasi aprioristica e irrazionale, della Storia e dei suoi ricorsi.
Evento speciale alla 13/ma Festa del Cinema di Roma. Nelle sale dal 27 gennaio 2019 in occasione della Giornata della Memoria.