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WYGB_05055_R2Cate Blanchett stars as Bernadette Fox in Richard Linklater’s WHERE’D YOU GO, BERNADETTE, an Annapurna Pictures release.Credit: Wilson Webb / Annapurna Pictures
La domanda sorge spontanea, con una facilità perfino fastidiosa: che fine ha fatto Richard Linklater? Come tutti i film sbilanciati, slabbrati, imperfetti, a Che fine ha fatto Bernadette? non bisogna riservare un approccio superficiale e un giudizio tranchant.
Perché nella storia di questa donna geniale e confusa non possiamo non scorgere le tracce di un autore grandissimo, il cui travaglio appare evidente nello svolgimento di un film frammentario e sbeccato. Si percepisce con nettezza la mancanza di qualche pezzo nel disorientamento purtroppo nemmeno stordente ma solo spiazzante provocato da un lavoro al quale sembra mancare la necessaria compattezza.
Tuttavia, i problemi del film (generalmente massacrato in patria) sembrano intercettare quelli della sua stessa protagonista. D’altronde non mancano i sussulti d’interesse, in questo adattamento del romanzo di Maria Semple. Bernadette è una leggenda dell’architettura, pioniera dell’edilizia sostenibile, premiata giovanissima con il prestigioso MacArthur Genius Grant.
WYGB_FP1200_RLaurence Fishburne stars as Paul Jellinek and Cate Blanchett as Bernadette Fox in Richard Linklater’s WHERE’D YOU GO, BERNADETTE, an Annapurna Pictures release.
Credit: Annapurna Pictures
Dopo una cocente delusione professionale, si è ritirata con il marito, un guru di Microsoft, star delle conferenze TED che ha progettato un apparecchio per leggere il pensiero. A Seattle, in una dimora elegantemente decadente dallo stile vintage, hanno cresciuto la figlia, tale e quale alla madre.
Quando la ragazzina propone ai genitori un viaggio in Antartide, s’innescano delle dinamiche (piccole catastrofi naturali, imbarazzi privati, perfino derive spionistiche) che fanno emergere il profondo smarrimento di Bernadette. Che, diciamolo, è una caustica sociopatica incapace di affrontare le questioni più serie con disciplina.
Come si può intuire dal titolo, Che fine ha fatto Bernadette? è la storia di una scomparsa. Prima di essere una fuga, è un processo interiore. Bernadette dialoga con un software e non si pone dubbi sulla sua entità. Rifugge tanto le petulanti vicine di casa quanto gli ammiratori. Finge di stare bene per non allarmare il marito.
Resta sullo sfondo il focus che ci sembra più interessante: la sparizione dal mondo all’apice della carriera. Ci sono stralci di un documentario a spiegare questo aspetto, ma appare tutto un po’ posticcio, poco organico, quasi un appiglio dato allo spettatore per contestualizzare l’autoesilio di un genio in cattività.
Se il cuore del film pare essere proprio la progressiva frantumazione di una donna borderline, ciò che non torna è il modo con cui Linklater raccoglie i cocci della crisi. Eppure è un autore che, in equilibrio tra commedia e dramma, sa raccontare bene i personaggi “difettosi”.
WYGB_FP1880_R3Billy Crudup stars as Elgie Branch, Emma Nelson as Bee Branch and Cate Blanchett as Bernadette Fox in Richard Linklater’s WHERE’D YOU GO, BERNADETTE, an Annapurna Pictures release.
Credit: Annapurna Pictures
Seguace se non erede di Jonathan Demme, dal maestro ha mutuato la versatilità, il dinamismo dato dalla curiosità, la capacità di trasformare ogni film in un’opera prima pur nella linearità di un percorso coerente. In fondo, Che fine ha fatto Bernadette? somiglia a certe schegge di Demme. Magari una scheggia impazzita, certo.
E così affiora l’interpretazione implosiva di Cate Blanchett: squilibrata e stravagante, manierista e imperscrutabile, epicentro perturbante di un’enigmatica commedia dall’umore nero, alla cui svolta risolutiva non riusciamo (non vogliamo?) a credere davvero.
Un’impresa ambiziosa impanatasi in problemi di percorso, pervasa da una frenesia che non sa da che parte andare: che sia il grande film malato di Linklater (e Blanchett)?