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Cani sciolti
Guardando gli action di Baltasar Kormàkur viene da pensare proprio all'Islanda, suo paese natale: l'esplosione improvvisa di un geyser in una placida landa sconfinata. Regista dalla filmografia schizofrenica, Kormàkur ha trovato in Mark Wahlberg il suo mentore americano e dopo Contraband lo dirige in un nuovo action thriller condito da una ricca dose di umorismo nero e sapido sarcasmo nei confronti della complessa giustizia, si fa per dire, americana.
Cani sciolti è la storia di due infiltrati alla reciproca insaputa diventati prima amici e poi alleati per sconfiggere il Male che si annida in ognuno di noi, nel vero senso della parola. Un buddy movie che vede al fianco di Wahlberg un Denzel Washington gigione quanto basta che Kormàkur dirige con mano sicura e dinamica, senza raggiungere inutili eccessi cinetici e cinematici e scandendo i tempi comici di questi novelli Butch & Sundance, attesi al varco da un gruppo di eccezionali comprimari, da Edward James Olmos a Bill Paxton, fino alla conturbante Paula Patton.
Tanti colpi di scena e divertimento assicurato, e neanche troppo vacuo. D'altronde, almeno al cinema la Vecchia Europa può farsi beffe del Nuovo Mondo.