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Inghilterra, giorni nostri. Il brutale omicidio di una ragazza turba la vita di un'anonima cittadina costiera, ma incasina molto di più quella di due fratelli poliziotti: Joe (Paul Bettany) e Chrissie (Stephen Graham), cresciuti nel corpo di polizia coltivando il mito del padre (Brian Cox è un carismatico e inflessibile capo-dipartimento, da anni in pensione). Convinti di avere già individuato il colpevole in un povero mentecatto, non possono arrestarlo per mancanza di prove. Incapaci di mantenere i nervi saldi, finiranno per farsi giustizia da soli commettendo un'imperdonabile errore: il vero assassino confesserà da lì a poco.
Tratto da un serial tv di successo (Conviction), diretto dal talentuoso Nick Murphy (1921 – Il mistero di Rookford) e interpretato da un quartetto di magnifici attori (oltre ai tre già citati c'è pure Mark Strong), Blood è un dramma psicologico camuffato da thriller, che scava nel torbido dei legami familiari snobbando quelli tra vittima e carnefici, colpa e castigo.
Livido, raffinato e un tantino soporifero, il film ricorda più l'ultimo Lumet (Onora il padre e la madre) che il tanto strombazzato Mystic River dei flani pubblicitari. C'è una bella differenza, e si vede.