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Bad Sisters 2 - Courtesy of Apple Tv+
Le terribili sorelle Garvey l’hanno fatto di nuovo. No, non uccidere qualcuno (ma chissà…), bensì trovarsi un nuovo nemico. Nella prima stagione della serie creata da Sharon Horgan, che interpreta anche la protagonista, Eva, la maggiore di queste “cattive sorelle”, come le definisce il titolo, hanno infatti eliminato John Paul (Claes Bang), narcisista e violento marito di Grace (Anne-Marie Duff). Sembrava che nessuno le avesse scoperte, invece, in Bad Sisters 2, qualcuno sa. Ed è pronto a ricattarle.
In streaming su AppleTV+ dal 13 novembre con otto nuovi episodi, Bad Sisters può ancora contare sull’umorismo al vetriolo di Brett Baer e Dave Finkel, che hanno riadattato la serie belga Clan, ideata da Malin-Sarah Gozin, alla cultura irlandese. Se amate questo accento vi consigliamo di vederla in originale: le protagoniste sono uno spettacolo. Compresa Eve Hewson, che ha il ruolo di Becka, la minore. Figlia del cantante degli U2, Bono, l’attrice, voluta anche da Paolo Sorrentino in This Must Be the Place, sta dimostrando (per ora soprattutto in tv) di avere talento.
Impegnate a nascondere il loro crimine, le donne diventano sempre più maldestre e distratte, finendo forse per fidarsi delle persone sbagliate. E noi siamo lì con loro, costantemente sfidati, ancora una volta, nella nostra morale. Perché è innegabile: hanno fatto una cosa orribile. Eppure, è difficile non farsi coinvolgere dalla loro volontà di proteggere a ogni costo le persone più care.
La sorellanza mostrata in Bad Sisters è di quelle fortissime e totalizzanti. Le Garvey sono unite davvero e non soltanto nel coprire l’omicidio di John Paul. Quasi come fossero un organismo vivente, non riescono a vivere l’una senza l’altra. E, grazie alle loro differenti personalità, anche stavolta gli autori esplorano vari aspetti dell’esperienza femminile. Se Grace è la più fragile, Sharon è quella risoluta, Becka quella che ha ancora la spensieratezza della gioventù e Ursula (Eva Birthistle). Beh Ursula è la sorella più stramba, ma che sa centrare perfettamente il punto.
Se nella prima stagione questo patto con lo spettatore era una novità stimolante, nella seconda situazione e dialoghi finiscono però per ripetersi. La complicità con le protagoniste c’è sempre, ma, esasperando le stesse dinamiche già viste, la serie perde lo smalto e la freschezza degli inizi. Non per questo però Bad Sisters 2 fallisce, anzi.
Ci sono diverse new entry interessanti, a partire dal personaggio interpretato da Fiona Shaw. E, anche questa volta, a impressionare è la ferocia di persone così apparentemente per bene. Fidarsi diventa sempre più difficile quando anche chi si presenta come gentile, o addirittura desideroso di aiutare, si rivela poi come un freddo calcolatore con uno scopo. L’unica salvezza è l’abbraccio, magari ruvido, ma sempre accogliente, di chi è cresciuto con te e ti conosce nel profondo. Saranno anche delle assassine, ma è difficile non provare simpatia per le Garvey. Che magari finiranno all’inferno per i loro peccati, ma almeno ci andranno insieme. E anche lì troveranno il modo di ridere di qualsiasi cosa.