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Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) non se la passano male: lui ha scritto un libro di successo, lei si dà alle cause umanitarie, e l’allegra famigliola è allargata dai genitori di Hope, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) e Hank Pym (Michael Douglas), e dalla figlia di Scott, Cassie (Kathryn Newton). Ma possono, rispettivamente, Ant-Man e The Wasp stare a guardare, ovvero vivere due cuori e una capanna e non sopravvivere (super)eroicamente?
Certo che no, ed ecco Ant-Man and The Wasp: Quantumania, che battezza – qualunque cosa voglia dire – la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe (MCU). Sceneggiatura di Jeff Loveness, regia di Peyton Reed, diciamolo, non è che questa nuova fase parta col botto: per farla breve, dopo il primigenio Ant-Man del 2015 e il sequel Ant-Man and the Wasp del 2018 stiamo ancora nell’irresolutezza, che è un po’ dell’Uomo Formica e un po’ tanto della saghetta, coniugata al vorrei ma non posso, che sia lo humour dei Guardiani della Galassia o l’epicità degli Avengers tout court.
Una terra poeticamente di mezzo dislocata nel Regno Quantico, la cui natura subatomica infetta la stessa drammaturgia: più che eroico travalicamento di confini, una gita fuoriporta, in cui possiamo stigmatizzare i movimenti lenti di Pfeiffer, la fissità facciale di Douglas e l’insignificanza, o giù di lì, del buon Rudd e della bella Lilly. Insomma, la piccola Cassi si mangia tutti, ma il banchetto è lungi dall’essere lauto: non che il trasloco quantico non abbia nel nero e nerboruto Kang il Conquistatore (Jonathan Majors) una promessa di sconquasso, ma sarà che un po’ se la crede troppo, un altro po’ incede con troppa flemma nemmeno lui lascia il segno.
Dovremmo ritrovarlo in Avengers: The Kang Dinasty nel 2015, ma per pareggiare un Thanos ne deve ancora mangiare di pastasciutta quantica.
C’è una scena post credits, ma non l’ho vista: non per non rovinarvi la sorpresa, ma per non rovinarvi le precedenti due ore poco sorprendenti.
Non sarà lo sfacelo dei concorrenti DC, ma anche a Marvel dovrebbero farsi un esame di coscienza: per rimanere agli ultimi, di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Thor: Love and Thunder e Black Panther: Wakanda Forever che cosa, anzi, chi salvate?