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Nell’era di Internet e delle videochiamate intercontinentali, nascondere l’amante al proprio partner diventa una missione più che grottesca, impossibile. L’armadio e il mitico “sparisci sotto il letto” sono obsoleti, e i francesi s’inventano oggi un’azienda per salvare i fedifraghi dalle ire della consorte. Follie d’Oltralpe, utili per i traditori seriali che preferiscono una spiaggia caraibica alle nozze d’argento.
Alibi. com racconta l’amore, o meglio il disamore, al tempo dei social, e si inserisce nel filone delle commedie di successo straniere che vedremo prossimamente sui nostri schermi in salsa italiana. Le ultime sono state Babysitting, diventato da noi I Babysitter, e le peripezie dei Les Tuche replicate da Christian De Sica e compagni in Poveri ma ricchi, con Fausto Brizzi che sta già lavorando al secondo capitolo Poveri ma ricchissimi. La bulimia di titoli che si presentano nei nostri cinema cerca di replicare i percorsi trionfali avuti all’estero, con una crisi di originalità che stringe il cuore.
Inutile invocare più inventiva, ormai si continua a riproporre una comicità elementare e sboccata sulla quale sarebbe opportuno stendere un velo pietoso. La trovata iniziale poteva strappare qualche sorriso, ma bastano pochi minuti e Alibi. com si trasforma in una caricatura di se stesso, sospeso tra lo slapstick e una soap pomeridiana. Greg è il fondatore di una società chiamata Alibi. com, che si occupa di costruire realtà parallele per giustificare qualsiasi tipo di bugia, da quelle passionali al certificato medico per la scuola. Augustin, il nerd verginello, e Mehdi, il nuovo dipendente affetto da narcolessia, aiutano Greg nel lavoro, in costante aumento nonostante la crisi.
Gli affari decollano, fino a quando Greg incontra Flo, una ragazza disincantata che odia gli uomini bugiardi. Lui si innamora, lei lo presenta ai suoi, ma il padre di Flo è uno dei migliori clienti di Alibi. com. E Greg non può smascherarlo. Gli sviluppi della storia sono infantili, e le battute di pessimo gusto imbarazzano anche chi si accontenta di poco.
La love story si perde nientemeno che nella voglia di fare il verso ai blockbuster americani come Star Wars e Fast and Furious. Greg combatte in una roulotte con uno zingaro a colpi di Led colorati, e si lancia a tutta velocità per le strade della Francia, con ogni sorta di criminale alle calcagna. E intanto studia per imparare il leggendario calcio rotante di Jean-Claude Van Damme in Senza esclusione di colpi.
Il regista Philippe Lacheau cerca di bissare il successo di Babysitting, e a Parigi e dintorni il film ha convinto pubblico e critica. In Italia, leggiamo che i diritti cinematografici di Alibi. com sono stati acquistati, e il remake è già in cantiere. Si salvi chi può.