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Al posto tuo
Luca Molteni è un architetto single, elegante, di gran successo con le donne. Rocco Fontana è un geometra, sposto con tre figli, dalla vita ordinaria e con qualche chilo di troppo. Direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull'orlo della fusione, ascoltano la strana proposta della responsabile che propone loro un gioco di ruolo: prenderanno l'uno il posto dell'altro e i risultati ottenuti andranno a costituire i nuovi prodotti della ditta...Esordiente con Poli opposti, nel 2015, Max Croci affronta una nuova, scanzonata storia
Mettete di fronte due uomini dalla caratteristiche somatiche e caratteriali molto diverse, fateli (s)contrare su un decisione delicata come quella della conservazione del posto di lavoro, aggiungete che il primo, Luca, è accolto in una famiglia fin troppo affollata e deve evitare di cadere nella (facile) trappola della attrazione per la moglie di lui Claudia, il secondo, Rocco, arriva in un appartamento vuoto, ipertecnologico e dove si trova a fronteggiare alcune delle tante donne del 'collega'. Qui, in effetti, il film è già finito, perché quello che succede è facilmente prevedibile tra equivoci, impacci, imbarazzi e qualche (rara) sorpresa. Lascia perplessi non tanto lo sviluppo del copione, banale ma allegro, quanto proprio la regia che non riesce a caricare la trama dei necessari momenti di vivacità preferendo restare su toni modesti, bassi, quasi timidi o impauriti di azzardare qualche scorrettezza.
I protagonisti anzi sono decisamente al di sopra di quanto richiesto, efficaci nell'esprimere indecisioni da un lato e pentimenti dall'altro, come se quasi il ritmo procedesse più lento dei loro interpreti. Film fin troppo tranquillo, insolitamente pacato, ben interpretato (ma senza fare troppi sforzi) da Luca Argentero (Luca), Stefano Fresi (Rocco) e Ambra Angiolini (Claudia). Il regista dice di aver cominciato a lavorare a questo film quando era ancora impegnato con l’opera prima. Forse un periodo di pausa e di distacco sarebbe stato salutare.