Non fidatevi dell'improbabile titolo italiano, James Bond c'entra poco, scimmiottato solo nelle note della colonna sonora (molto più pop, con Abba, Madonna, Justin Timberlake e Christina Aguilera) e in qualche scena. Peter Segal si richiama agli OSS francesi (e alle sue parodie) e soprattutto agli agenti segreti televisivi. Da Get Smart, ispirazione dichiarata e di cui riprende satira politica, irriverenza e gusto per i dialoghi demenziali all'Alias targato J.J. Abrams, con Anne Hathaway più morbida e ironica di Jennifer Garner, lo spunto di partenza (la devastazione dell'agenzia di sicurezza Control operata dai terroristi di Caos) e una serie di trovate tecnologiche alla Marshall usate da Maxwell Smart, l'esilarante Steve Carell. E c'è persino un pizzico del Moonlighting che lanciò Bruce Willis.
Mix da cui esce un film divertente e leggero, una coppia di protagonisti buffa e affiatata coadiuvata da caratteri perfetti, Alan Arkin a Dwayne Johnson (l'ex wrestler The Rock) su tutti, e una storia semplice che non manca di scherzare su questa nostra tragicomica attualità, dalla disastrosa rivalità FBI- CIA al conflitto di civiltà che trova la sua sintesi nell'amore per Beethoven. Non un inno alla gioia, questo film, ma alle risate che ci seppelliranno.